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9 Settembre 2008 - da Los Angeles
a Cambria
Avevamo scelto Venice come riparo per la prima notte perché
l'hotel era recensito molto bene. La posizione,sulla spiaggia,
era ottima e neppure tanto distante dall'aereoporto. Avevo fatto
una testa così alla Daniela su Venice, la spiaggia dei Doors (la
leggenda vuole che un giovane Jim Morrisson abbia cantato alcuni
suoi versi a Ray Manzarek proprio sulla spiaggia, vicino a dove
abitava in quel periodo) , dei Red Hot Chili Peppers, degli
"artisti" di strada che campano esibendosi sulla passeggiata (il
boardwalk), dove nacque il culturismo (tutt'oggi é presente la
palestra all'aperto "Muscle Beach"), delle palme altissime.
Tutto questo c'é ancora e non posso dirmi deluso,anzi. Ma é
anche tanto decadente quanto piena di senzatetto e disperati.
Bisogna essere onesti,nessuno ci ha mai solo avvicinato o
molestato, ma per essere un posto comunque molto turistico la
situazione può creare disagio. Se non altro per l'odore di urina
per le strade..Tuttavia basta spostarsi all'interno verso Abbot
Kinney Blvd per trovare numerosi locali (anche eleganti) e un
ambiente meno "alternativo". Alla Daniela tutto ciò ha preso un
pò male, io invece ne rimango ancora affascinato.La sera prima
il gestore del nostro albergo,un simpatico e giovane americano,
ci aveva accolto donandoci allo stesso prezzo la camera
migliore, con vista mare. Cavolo che culo!! |
Venice Beach
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Scherzi a parte la stanza non è male, é
grande e lo sguardo spazia su tutta la spiaggia e l'ocean front walk.
Sarà una cosa ingannevole perché quando torneremo alla fine del
viaggio ci verrà data una stanza ben peggiore e quella che avevamo
denigrato era davvero il meglio che quella topaia potesse offrirci!!
Distrutti dal lungo viaggio ci eravamo addormentati subito...Da
malato quale sono ho sognato che correvo tra le onde dell'oceano e
carico come una molla alle 6.30 sono già con gli occhi spalancati...Fuori
c'é un pò di nebbia,sembra quasi nuvolo, ma come scopriremo il
mattino sull'oceano inizia spesso così. Qualche poveraccio fruga già
nei bidoni,qualcuno si lava nelle docce sulla spiaggia, un matto
passa due o tre volte in bicicletta con il cane a rimorchio su un
carrello...I bianchi americani invece fanno footing o provano a
cavalcare le alte onde con il surf. Sveglio la Daniela e presto
siamo fuori a camminare sulla passeggiata. Il sole spunta e la via
si riempie di vita. I negozi - meglio dire i bazar.. - iniziano ad
aprire: ci sono insegne "Tatoo","Piercing" e "T-shirt" ovunque.
Camminiamo sull'immensa spiaggia e non resisto alla tentazione,devo
bagnarmi nell'oceano: come un' idiota non mi risvolto i jeans e mi
infradicio tutte le braghe...
Santa Monica Beach
Qualche esaltato é già in palestra a sollevar
pesi e tra questi c'é mister America: un nero dal fisico
pseudo-palestrato (in realtà piuttosto sfatto) in slip e calzettini
bianchi-rosso-blù...sarebbe da foto ma non mi azzardo.Poco dopo un
paio di turisti non si pongono scrupoli e lui ricambia mettendosi in
posa con i suoi bicipiti flaccidi! Facciamo colazione con i donuts
di Zelda's corner e mentre sono seduto ai tavoli del café posso
vedere Venice animarsi minuto dopo minuto. Di fronte a noi, in meno
di 30 metri, ci sono 5 diversi sportelli di cibo etnico take away,
dal Greco al Thailandese, passando per il Messicano. I prezzi
sembrano una corsa al ribasso, con menù completi a pochi dollari.
Intorno non c'é un Americano. Questa é Los Angeles, altro che la
nostra provinciale Italia!!!
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Si son fatte le 10 e salutiamo la compagnia.
Sarebbe bello fare tutta la passeggiata lungo il mare sino a
Santa Monica ma é lunga, così alla fine ci arriviamo in
macchina. Per la strada, fermi ad un semaforo, non posso non
ammiccare ad una bella americana alla guida di una fantastica
cabrio: in Italia mi avrebbe freddato con lo sguardo, qui ricevo
un bel sorriso e un occhietto (aiutato senz'altro dalla macchina
che sto guidando). Poi,come tutti, fugge via sparata, dato che
non hanno un attimo da perdere! Santa Monica é ovviamente tutt'altra
cosa rispetto a Venice, con la sua lunghissima,ordinata e
animata spiaggia. Le vie sono pulite, gli alti palazzi non
cadano a pezzi, i giardini sono perfetti. Il pontile é come da
regola una trappola per turisti, con negozi di paccottaglia
carissimi e il piccolo luna park. Qui però troviamo dei
telefonici pubblici con tariffe molto convenienti e sfruttiamo
l'occasione per chiamare casa. Lasciamo Santa Monica e prendiamo
la California 1,strada costiera che ci porterà a Cambria,meta
della prima tappa del nostro viaggio.Scorrono via le altre
spiaggie di L.A. sino a Malibù, una gran bella zona, tra
colline, ville e bouganville.Per puro caso riusciamo anche a
vedere dei delfini vicini alla costa, grazie alla Daniela che
aveva scorto delle ombre mentre guidavo. Non essendo un uomo di
mondo non li avevo mai visti prima, erano davvero spettacolari! |
Pacific Coast Highway |
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La prima parte di costa é splendida,qui l'Oceano é molto violento e
le onde sono forti e alte. C'é spazio per un altro suonato che si fa
trainare sullo skateboard da tre cani,nel mezzo del nulla,sotto il
sole dell'una di pomeriggio che picchia...Le povere
bestie,stremate,tiravano come dannate!! Ad Oxnard gli americani
rovinano tutto piazzando una delle loro immense basi militari e del
mare non si ha più traccia...Dopo un pezzo arriviamo a Santa
Barbara, posto da sogno per il suo clima sempre mite e soleggiato.
Siamo in ritardo e c'é traffico per strada, così diamo solo
un'occhiata veloce ma non sembra niente di speciale.Più che altro,
come mi era stato detto, é cosi carina e ordinata da sembrare
finta!! Continuiamo a Nord ma si abbandona il mare per salire sulle
verdi e dolci colline dell'entroterra. Si passano Santa Maria e San
Luis Obispo, altre belle cittadine, sicuramente da soldi (piene di
studi medici e dentistici). E'tardo pomeriggio quando arriviamo a
Morro Bay, piccolo paese sul mare, con il suo porticciolo
caratteristico collegato da una sottile linea di terra ad un alto
promontorio di roccia nel mare. Sulle guide pareva più bello,anche
perché non mostrano le ciminiere della fabbrica sul porto..Abbiamo
fame ed é' il momento di una veloce sosta al supermercato,
esperienza assolutamente da provare come mi era stato consigliato.
Gli Americani sono megalomani in tutto: bottiglioni d'acqua e latte
da un gallone, sacchi di patatine dal mezzo chilo in su, blocchi di
orrido formaggio giallastro da 7/8 Kg, barattoli di pelati enormi,
botti di maionese e ketchup,pacchi da 24 bottigliette d'acqua da
mezzo litro...Come snack prendiamo un loro "mini twix",
corrispondente a 4 normali twix dei nostri (per totali 8 barrette di
cioccolato). Si fa sera e cala il buio quando siamo sulla Highway 1,
la lunga strada costiera che arriva sin quasi a san Francisco. Il
tranquillo tratto sino a Cambria, dove dormiremo, ha da un lato il
mare e dall'altro gli enormi pascoli sulle colline, pieni di mucche.
Molto bello. |
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