Home

Recensioni

Diario Tour 2010 Tour 2009 Tour 2008 Foto Usa 2010 Usa 2009 Usa 2008
 
 9 Settembre 2008 - da Los Angeles a Cambria

Avevamo scelto Venice come riparo per la prima notte perché l'hotel era recensito molto bene. La posizione,sulla spiaggia, era ottima e neppure tanto distante dall'aereoporto. Avevo fatto una testa così alla Daniela su Venice, la spiaggia dei Doors (la leggenda vuole che un giovane Jim Morrisson abbia cantato alcuni suoi versi a Ray Manzarek proprio sulla spiaggia, vicino a dove abitava in quel periodo) , dei Red Hot Chili Peppers, degli "artisti" di strada che campano esibendosi sulla passeggiata (il boardwalk), dove nacque il culturismo (tutt'oggi é presente la palestra all'aperto "Muscle Beach"), delle palme altissime. Tutto questo c'é ancora e non posso dirmi deluso,anzi. Ma é anche tanto decadente quanto piena di senzatetto e disperati. Bisogna essere onesti,nessuno ci ha mai solo avvicinato o molestato, ma per essere un posto comunque molto turistico la situazione può creare disagio. Se non altro per l'odore di urina per le strade..Tuttavia basta spostarsi all'interno verso Abbot Kinney Blvd per trovare numerosi locali (anche eleganti) e un ambiente meno "alternativo". Alla Daniela tutto ciò ha preso un pò male, io invece ne rimango ancora affascinato.La sera prima il gestore del nostro albergo,un simpatico e giovane americano, ci aveva accolto donandoci allo stesso prezzo la camera migliore, con vista mare. Cavolo che culo!!

 


Venice Beach

 Scherzi a parte la stanza non è male, é grande e lo sguardo spazia su tutta la spiaggia e l'ocean front walk. Sarà una cosa ingannevole perché quando torneremo alla fine del viaggio ci verrà data una stanza ben peggiore e quella che avevamo denigrato era davvero il meglio che quella topaia potesse offrirci!! Distrutti dal lungo viaggio ci eravamo addormentati subito...Da malato quale sono ho sognato che correvo tra le onde dell'oceano e carico come una molla alle 6.30 sono già con gli occhi spalancati...Fuori c'é un pò di nebbia,sembra quasi nuvolo, ma come scopriremo il mattino sull'oceano inizia spesso così. Qualche poveraccio fruga già nei bidoni,qualcuno si lava nelle docce sulla spiaggia, un matto passa due o tre volte in bicicletta con il cane a rimorchio su un carrello...I bianchi americani invece fanno footing o provano a cavalcare le alte onde con il surf. Sveglio la Daniela e presto siamo fuori a camminare sulla passeggiata. Il sole spunta e la via si riempie di vita. I negozi - meglio dire i bazar.. - iniziano ad aprire: ci sono insegne "Tatoo","Piercing" e "T-shirt" ovunque. Camminiamo sull'immensa spiaggia e non resisto alla tentazione,devo bagnarmi nell'oceano: come un' idiota non mi risvolto i jeans e mi infradicio tutte le braghe...

Santa Monica Beach

Qualche esaltato é già in palestra a sollevar pesi e tra questi c'é mister America: un nero dal fisico pseudo-palestrato (in realtà piuttosto sfatto) in slip e calzettini bianchi-rosso-blù...sarebbe da foto ma non mi azzardo.Poco dopo un paio di turisti non si pongono scrupoli e lui ricambia mettendosi in posa con i suoi bicipiti flaccidi! Facciamo colazione con i donuts di Zelda's corner e mentre sono seduto ai tavoli del café posso vedere Venice animarsi minuto dopo minuto. Di fronte a noi, in meno di 30 metri, ci sono 5 diversi sportelli di cibo etnico take away, dal Greco al Thailandese, passando per il Messicano. I prezzi sembrano una corsa al ribasso, con menù completi a pochi dollari. Intorno non c'é un Americano. Questa é Los Angeles, altro che la nostra provinciale Italia!!!

 

Si son fatte le 10 e salutiamo la compagnia. Sarebbe bello fare tutta la passeggiata lungo il mare sino a Santa Monica ma é lunga, così alla fine ci arriviamo in macchina. Per la strada, fermi ad un semaforo, non posso non ammiccare ad una bella americana alla guida di una fantastica cabrio: in Italia mi avrebbe freddato con lo sguardo, qui ricevo un bel sorriso e un occhietto (aiutato senz'altro dalla macchina che sto guidando). Poi,come tutti, fugge via sparata, dato che non hanno un attimo da perdere! Santa Monica é ovviamente tutt'altra cosa rispetto a Venice, con la sua lunghissima,ordinata e animata spiaggia. Le vie sono pulite, gli alti palazzi non cadano a pezzi, i giardini sono perfetti. Il pontile é come da regola una trappola per turisti, con negozi di paccottaglia carissimi e il piccolo luna park. Qui però troviamo dei telefonici pubblici con tariffe molto convenienti e sfruttiamo l'occasione per chiamare casa. Lasciamo Santa Monica e prendiamo la California 1,strada costiera che ci porterà a Cambria,meta della prima tappa del nostro viaggio.Scorrono via le altre spiaggie di L.A. sino a Malibù, una gran bella zona, tra colline, ville e bouganville.Per puro caso riusciamo anche a vedere dei delfini vicini alla costa, grazie alla Daniela che aveva scorto delle ombre mentre guidavo. Non essendo un uomo di mondo non li avevo mai visti prima, erano davvero spettacolari!

 

Pacific Coast Highway

 
La prima parte di costa é splendida,qui l'Oceano é molto violento e le onde sono forti e alte. C'é spazio per un altro suonato che si fa trainare sullo skateboard da tre cani,nel mezzo del nulla,sotto il sole dell'una di pomeriggio che picchia...Le povere bestie,stremate,tiravano come dannate!! Ad Oxnard gli americani rovinano tutto piazzando una delle loro immense basi militari e del mare non si ha più traccia...Dopo un pezzo arriviamo a Santa Barbara, posto da sogno per il suo clima sempre mite e soleggiato. Siamo in ritardo e c'é traffico per strada, così diamo solo un'occhiata veloce ma non sembra niente di speciale.Più che altro, come mi era stato detto, é cosi carina e ordinata da sembrare finta!! Continuiamo a Nord ma si abbandona il mare per salire sulle verdi e dolci colline dell'entroterra. Si passano Santa Maria e San Luis Obispo, altre belle cittadine, sicuramente da soldi (piene di studi medici e dentistici). E'tardo pomeriggio quando arriviamo a Morro Bay, piccolo paese sul mare, con il suo porticciolo caratteristico collegato da una sottile linea di terra ad un alto promontorio di roccia nel mare. Sulle guide pareva più bello,anche perché non mostrano le ciminiere della fabbrica sul porto..Abbiamo fame ed é' il momento di una veloce sosta al supermercato, esperienza assolutamente da provare come mi era stato consigliato. Gli Americani sono megalomani in tutto: bottiglioni d'acqua e latte da un gallone, sacchi di patatine dal mezzo chilo in su, blocchi di orrido formaggio giallastro da 7/8 Kg, barattoli di pelati enormi, botti di maionese e ketchup,pacchi da 24 bottigliette d'acqua da mezzo litro...Come snack prendiamo un loro "mini twix", corrispondente a 4 normali twix dei nostri (per totali 8 barrette di cioccolato). Si fa sera e cala il buio quando siamo sulla Highway 1, la lunga strada costiera che arriva sin quasi a san Francisco. Il tranquillo tratto sino a Cambria, dove dormiremo, ha da un lato il mare e dall'altro gli enormi pascoli sulle colline, pieni di mucche. Molto bello.