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10 Settembre 2008 - La central
coast e la penisola di Monterey
La serata precedente si era chiusa a stomaco vuoto, con il solo
conforto di una fredda birra. Questo perché siamo arrivati a
Cambria in serata e siamo riusciti a perderci nel tentativo di
trovare l'albergo,nonostante le ridotte dimensioni del paese. A
nostra discolpa va detto della totale mancanza di indicazioni e
che appena cala il buio i piccoli paesi cessano di vivere. Così
alle 21 non abbiamo trovato nulla per cenare, se non un piccolo
pub che serviva solo bevande. Detta in questo modo Cambria può
sembrare un posto deprimente, invece é molto caratteristica: la
zona dei piccoli motel come il nostro é direttamente sul mare,
mentre in paese si possono trovare una manciata di negozietti
molto carini. Le basse scogliere sull'oceano e le poche
abitazioni dei locali ricordano i paesaggi di Cabot Cove e di
Jessica Fletcher...E' un'ottima sistemazione per spezzare il
lungo viaggio verso San Francisco. In alternativa, lungo la
Highway 1, ci si può fermare a San Simeon (un buco) o a Big Sur,
se non si vuole arrivare ancora più in alto sino alla penisola
di Monterey (ma la strada é lunga...). Il motel Sea Otter Inn é
fantastico, lo consiglio davvero. La stanza é pulita e spaziosa,
i mobili sembrano nuovi.Il mattino inizia con il cielo coperto,
ma questa volta non sarà solo una nebbia temporanea. Purtroppo
tutto il percorso lungo la costa sarà accompagnato dalle nuvole,
rovinando in parte l'atmosfera... |
Julia Pfeiffer SP
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La costa della California centrale é magnifica,
con promontori, piccole insenature e scogliere a picco da un lato;
alte montagne e fitti boschi dall'altro. Il cielo nuvoloso rende
tutto più cupo, gli splendidi colori del mare e delle piante non
risaltano come di norma avviene...un peccato davvero. La prima sosta
obbligata é nella spiaggia di Piedras Blancas, dove da alcuni anni
si é stabilità una folta colonia di Elefanti marini...Ovviamente
l'accesso diretto agli animali non é consentito, dobbiamo limitarci
come tutti ad osservarli da alcuni di metri di distanza...i padroni
di casa dormono quasi tutti nella parte più a Sud della spiaggia.
Solo una manciata di loro si é spostata vicino alla nostra
passerella dove possiamo vederli bene,enormi, grassi, abbandonati
sulla sabbia come fossero morti!! poi ogni tanto qualcuno si gratta
con una pinna,oppure sbuffa,così ti accorgi che sono ancora vivi!
Lontano,intanto,qualcuno entra in mare o cambia posizione.
17 Mile Drive
Nel mentre riceviamo la visita di alcuni attesi
ospiti: gli scoiattoli, gli altri padroni di casa! Il divieto di
dare cibo agli animali é assoluto, qui e ovunque, ma come si fa a
non cedere davanti a queste bestioline,che si alzano in piedi e ti
tendono le manine?? Lo so che é sbagliato, ma come si fa?Prima di
partire avevo visto le foto dei turisti accerchiati dagli scoiattoli
e questo era stato uno dei trucchi per convincere la Daniela a
partire. Pian piano, uno dopo l'altro, escono dalle tane e vengono a
mangiare i nostri corn flakes (rubati per l'occasione dalla nostra
colazione). Si vogliono molto bene tra loro: appena uno si avvicina
per prendere il cibo l'altro gli salta addosso e lo manda via!!
Davvero molto solidali!!
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Realizzato il sogno di vedere foche e
scoiattoli (a parte questa infrazione non daremo più cibo agli
animali) riprendiamo la marcia lungo la costa, sino ad arrivare
al Julia Pfeiffer Burns state park, un'insenatura dove termina
direttamente sulla spiaggia una piccola cascatella. Anche qui i
colori non risaltano con il mal tempo ma la passeggiata si
rivela piacevole lo stesso. Verso Big Sur sembra di essere in
montagna, la strada é molto tortuosa e si devia nel bosco. Si va
piano e pare di non arrivare mai...Intravedo la Henry Miller
Library, un piccolo museo ad uno dei tanti scrittori che ha
soggiornato qui, rapiti dalla bellezza del luogo. Abbiamo fame e
tiriamo fino a Carmel, dove lo montagne finiscono e si torna in
pianura. Finalmente, nel primo pomeriggio, il sole esce e
possiamo fermarci per una sosta ristoratrice. Carmel é una città
molto graziosa e ordinata, bei negozi, nulla fuori posto. La
spiaggia che precede l'ingresso in paese é bella quanto
pericolosa:solo pochi giorni prima erano annegati un paio di
bagnanti!! L'Oceano, le maree e le onde sono una vera trappola!
Superata Carmel (un tempo governata da Clint Eastwood) ci
attende il tour panoramico della 17 mile drive, una strada
privata lungo un promontorio pieno di belle ville e campi da
golf. Un posto per poveri impiegati insomma! |
The Lone Cypress - 17 Mile Drive |
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La prima parte si snoda solo tra abitazioni e verdi campi, poi
finalmente si arriva sul mare e cambia tutto: basse scogliere,
cipressi e la forza dell'Oceano sono la cornice. Alcuni punti
panoramici sono spettacolari, soprattutto la Bird Rock e il Lonely
Cipress. La "roccia degli uccelli", un grande scoglio poco distante
dalla spiaggia, può trarre in inganno, poiché l'attrazione non sono
gli uccelli, bensì i leoni marini: lo scoglio ne é interamente
ricoperto!! sono a centinaia e con i loro versi fanno una casino
assordante!! L'altro punto più fotografato é il "cipresso
solitario", un albero cresciuto sulla cima di una roccia che si
protende nel mare. Qui normalmente ci sono anche le lontre, che però
non riusciamo a vedere. E' ormai tardo pomeriggio,quindi decidiamo
di prendere la via di San Francisco tagliando Monterey.
Fortunatamente ci perdiamo e,senza volerlo, ci troviamo a vagare per
la città della omonima penisola. Un colpo di fortuna, per la verità,
perché é splendida, soprattutto il lungo mare!! Anche questa
potrebbe essere Cabot Cove...Nel guidare scorgo una piccola spiaggia
piena di macchie scure: é una colonia di foche!! strano, perché non
é menzionata da nessuna parte...Non possiamo non fermarci,é il
tramonto, mentre la gente locale fa footing accanto a loro,con
indifferenza, io e la Daniela andiamo giù di testa! Prendiamo la
California 68, una delle tante strade panoramiche degli states.
Attorno a noi ci sono le gialle e morbide colline della Salinas
Valley, importante centro agricolo dello stato. Passiamo poi per
l'omonima città, patria dello scrittore John Steinbeck. Posso vedere
i paesaggi dove sono ambientate le sue opere ed é esattamente come
immaginavo.In questa zona c'é anche il circuito di Laguna Seca.
Arriviamo a San Francisco che sono quasi le 22, ma il traffico é
ancora infernale. Percorrendo l'highway 101, che porta in città,
dopo una curva sbucano a sorpresa i gratticieli. Ci siamo,che
spettacolo!! |
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