|
16 Settembre 2010 - Central Coast e Monterey Peninsula
I nostri tre viaggi negli Stati Uniti hanno avuto parecchie
destinazioni comuni e ripetute, tappe irrinunciabili che tutt'ora
non ci stancheremmo di rivedere. Una di queste é sicuramente la
costa centrale della California, il meraviglioso tratto
affacciato sul Pacifico a Sud di San Francisco e a Nord di Los
Angeles, da Santa Cruz a Malibù, passando per la penisola di
Monterey, Big Sur, San Simeon, Santa Barbara, Ventura. Se quest'anno
la Southern California é stata una piacevole sorpresa, la
Central Coast dal canto suo si é confermata splendida.
Certamente è stato di grande aiuto il tempo splendido che
abbiamo incontrato durante la mattinata e che ci ha accompagnato
sino alla Penisola di Monterey, dove invece il sole ha ceduto il
posto alla nebbia. Se la Central Coast era una tappa obbligata,
il pernottamento a Cambria – per il terzo anno consecutivo – era
scontato, almeno come il digiuno la sera del nostro arrivo in
paese. Sembra quasi una questione di cabala, per la quale
affinché tutto vada bene dobbiamo saltare la cena….In realtà
Cambria non offre grandi possibilità al turista ritardarlo come
noi, sempre di corsa e con i minuti contati: in paese i
ristoranti chiudono alle 21 precise, non un minuto in più. Idem
le reception dei motel, che però hanno l’accortezza di lasciare
sulla porta le chiavi per gli ospiti che sforano l’orario di
chiusura. Ad ogni modo, dopo le 21 sembra di trovarsi in una
città fantasma, per quanto il flusso di turisti sia costante da
queste parti. A quest’ora l’unica possibilità per mettere
qualcosa sotto i denti è di fare un salto allo store in centro -
incredibilmente aperto sino a tarda notte - accontentandosi però
di qualche snack e magari di una birra. L’unico pub del paese è
decisamente meglio evitarlo,qui vengono servite solo bevande e
nulla di solido. |
Julia Pfeiffer SP
|
|
|
|
Come detto l’idea di digiunare per cena era
preventivata, quindi nessun dramma….a parte il fatto che le chips
dello store erano incredibilmente piccanti e praticamente
immangiabili!!! A questo punto non ci è rimasto altro che metterci a
letto. L’indomani,dopo una notte di sonno e un’abbondante colazione,
siamo freschi e pronti per rimetterci in marcia. E’ una bellissima
giornata: il sole splende nel cielo limpido, davanti a noi l’Oceano
azzurro bagna la costa nervosa di Moonstone beach; alle nostre
spalle le dolci colline giallognole della California ospitano
mandrie di bovini al pascolo. La temperatura è perfetta, un caldo
mite e piacevole. Percorriamo con calma la Pacific Coast Highway in
direzione Nord. La strada si snoda sinuosa ai piedi delle colline,
costeggiando il Pacifico. La distanza da percorrere per la spiaggia
di Piedras Blancas – prima sosta della giornata – è breve. Siamo di
nuovo qui, ancora una volta. Lasciamo l’auto nel polveroso
parcheggio e ci incamminiamo lungo le passerelle in legno. I grossi,
placidi elefanti marini oziano sulla sabbia, cotti dal sole,
totalmente indifferenti ai turisti che li osservano divertiti.
Alcuni esemplari starnazzano allegri nelle acque del Pacifico, ma la
maggior parte si limita a riposare immobile all’asciutto. Talvolta
una pinna si muove per sollevare la sabbia, provocando un getto sul
dorso della bestia che cerca così un po’ di refrigerio. Le bestie
giacciono lontane dalla passerella e così non abbiamo occasione di
perdere come sempre un sacco di tempo in fotografie.
Sorprendentemente non ci sono scoiattoli in giro….e pensare che
dalla colazione abbiamo trafugato qualche cornflakes per
richiamarli, sfidando il - giusto - divieto di sfamare i golosi
roditori. Fortunatamente,proprio poco prima di andarcene, qualche
scoiattolo esce allo scoperto e così si compie nuovamente il rito di
cibarli direttamente dalle nostre mani. La golosità di queste
simpatiche bestie è incontrollabile, tale da non temere affatto la
presenza dell’uomo e di spingerli ad arrampicarsi sulle nostre
gambe, alla costante e insistente richiesta di cibo. Non si dovrebbe
assolutamente nutrirli ma ancora una volta non sappiamo resistere.
Ci fermiamo per un attimo per assistere alle spiegazioni che una
ranger sta divulgando riguardo ai leoni marini, dati piuttosto
interessanti e che rendono bene l’idea di che razza di animali
siano. La donna ci permette anche di tastare un loro lembo di pelle
ed è una sensazione molto curiosa!
Big Sur e Point Sur
Salutati definitivamente – purtroppo!! – gli
elefanti marini di Piedras Blancas, riprendiamo la marcia verso Nord
lungo la Pacific Coast Highway. Questo tratto di strada è ritenuto
giustamente uno dei più spettacolari del pianeta, arrampicato com’è
su aspre montagne che cadono a picco nelle fredde acque del
Pacifico. La strada, solo poche miglia prima tranquilla e
pianeggiante, ben presto inizia a salire lungo le pendici dei monti,
un tornante dopo l’altro, in un continuo saliscendi, dominando da
altezze vertiginose ripide scogliere, profonde insenature, calette
meravigliose. Una classica strada di montagna – non fosse che c’è
accanto l’Oceano - ideale per chi soffre di mal d’auto!! Tuttavia,
complice la bella giornata che rende i colori e i panorami davvero
splendidi, i 150km di viaggio verso Monterey passano piuttosto bene,
nonostante la ridotta di velocità di marcia e qualche sosta
obbligata per le foto. Addirittura quando superiamo Big Sur e il
Bixbi Brdge siamo in perfetto orario sulla nostra tabella di marcia!
Arriviamo a Carmel intorno alle 14, c’è tutto il tempo per pranzare
con calma. Intanto, sulla costa, il sole viene coperto dalla nebbia
che sale implacabile dall’Oceano. Solo pochi chilometri all’interno
e sulle colline la foschia è invece assente. Nulla di male, sappiamo
che è un fenomeno tipico da queste parti e così non ci prendiamo un’
inutile arrabbiatura. Rivediamo un po’ il nostro programma,
decidendo che magari questo pomeriggio, con un tempo del genere, non
vale la pena di farsi il giro lungo la 17 Mile Drive. Rimandando al
giorno seguente questa imprescindibile escursione ci ritroviamo in
pratica con il pomeriggio libero di impegni. Prima di interrogarci
su come riempirlo è però il momento di pranzare e di passeggiare un
po’ per le vie di Carmel!
|
|
A due viaggiatori come noi, un po’
sprovveduti e spesso ritardatari, capita di rado di trovarsi
senza un programma preciso da seguire. Le poche volte che è
successo, però , ci siamo goduti al meglio e con gran calma i
luoghi in cui ci trovavamo. Questa volta, ad esempio, abbiamo
avuto l’occasione di apprezzare la piacevole bellezza di un
piccolo – ma molto ricco! – paese come Carmel, una cittadina a
misura d’uomo piena di caffè e negozi, immersa nel verde dei
cipressi marittimi e illuminata dai colori delle aiuole fiorite.
A dire il vero, anche la possibilità di cibarci di un bel panino
senza doverlo inghiottire intero per mancanza di tempo non è
stata affatto male! La parte vicina all’Oceano – propriamente
detta Carmel by the sea – è una piccola enclave di facoltosi
americani che risiedono qui attratti dalla tranquillità e dalla
bellezza del posto; a loro si accompagnano coloro che l’hanno
eletta come dimora estiva e i tanti danarosi turisti - per lo
più sempre americani – ospiti dei graziosi cottage del paese. Da
queste parti è raro trovare turisti stranieri, se non puramente
di passaggio da o per San Francisco. Magari qualcuno pernotta
nella vicina e più economica Monterey, ma il classico turista
che si imbarca in un tour della West Coast – come siamo stati
anche noi due – si ferma a Carmel il tempo di una sosta
ristoratrice. Questa volta invece abbiamo tutto il pomeriggio a
disposizione, così dopo il pranzo e la passeggiata in paese ci
concediamo anche un po’ di relax in spiaggia. Purtroppo sul mare
soffia un fastidioso vento e dopo nemmeno un’oretta facciamo
ritorno all’auto. |
Point Lobos Reserve |
|
|
Peccato perché anche in una giornata grigia e nebbiosa la grande
spiaggia di Carmel è bellissima, oltre che
tranquilla. Non siamo i soli sulla sabbia, c’è altra gente: chi
con i cani liberi e felici di correre, qualche surfista un po’
imbranato, qualche giovane, degli anziani. In acqua vediamo
alcune lontre ed una di loro si avvicina a pochi metri dalla
riva. L’Oceano, non troppo agitato, lambisce le vicine scogliere
di Pebble Beach, mentre la nebbia pare ritirarsi un poco. Una
volta lasciata la spiaggia valutiamo cosa fare e fortunatamente
mi torna in mente l’esistenza della vicina riserva di Point
Lobos. Per puro caso, da soluzione di “ripiego”, la visita al
parco marino sarà una sorpresa fantastica!
La riserva naturale di Point Lobos , posta tra Big Sur e Carmel, é
un magnifico paradiso naturale, aspro e selvaggio , immerso nel
verde dei boschi, caratterizzato da profonde insenature, calette
nascoste, scogliere e piccole spiagge,in un paesaggio tipico della
zona. E'percorribile sia in automobile sia a piedi, passeggiando
lungo uno dei tanti sentieri. E' inoltre dimora abituale di lontre e
leoni marini ma non é raro che qualche balena o orca si avvicini
alla riserva. Noi stessi siamo stati testimoni dell’avvistamento di
un paio di orche che si sono inoltrate nella baia di Carmel,
avvicinandosi parecchio alla spiaggia!! Guardando invece in
lontananza, verso l’Oceano, è stato facile scorgere qualche grosso
spruzzo d’acqua che si innalza dal mare, prova sicura della presenza
di una balena. L’escursione ci entusiasma tanto che rimaniamo a
zonzo sino all’orario di chiusura della riserva, quando ormai è il
crepuscolo e abbiamo timore di rimanere chiusi all’interno di essa.
Qui le regole sono piuttosto severe, non si transige su nulla,
dall’abbandono dei rifiuti al divieto totale di fumo, figurarsi
sugli orari! Questo – oltre alla decisiva collaborazione dei
visitatori - contribuisce però a rendere i parchi americani delle
perfette oasi naturali, organizzate per essere visitate comodamente
eppure così selvagge da quasi dominare la presenza dell’uomo. Una
piccola riserva come quella di Point Lobos, non molto conosciuta tra
i turisti stranieri, è ancora più piacevole da scoprire. Inoltre in
un pomeriggio uggioso come questo i visitatori si contano davvero
sulle dita di una mano. E fa nulla se la foschia rende il paesaggio
un po’ grigio, poiché è caratteristico anche in queste tinte. Quando
lasciamo la riserva siamo ormai prossimi alla sera, il sole è
tramontato e dal vicino promontorio di Point Sur scorgiamo la luce
del faro. Prendiamo possesso della nostra stanza nel motel a
Monterey,giusto il tempo di una doccia veloce prima di cenare
nell’elegante ristorante italiano “Il Fornaio” a Carmel. |
|