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21 Settembre 2008 - Universal
Studio's
Dopo la cena dai "Terroni" la serata precedente é continuata con
una bella passeggiata a Hollywood. Nonostante la confusione del
Sabato sera abbiamo trovato casualmente un parcheggio gratuito
proprio sull'Hollywood blvd, praticamente all'altezza del Teatro
Cinese. Ho preso subito contatto con la realtà hollywoodiana
entrando in uno dei tanti negozi di tshirt e paccottaglia a buon
mercato gestiti dai cinesi - onnipresenti anche qui - cui ho
chiesto conferma del parcheggio gratuito. Ottenuta la risposta
affermativa ci siamo incamminati sulla walk of fame,
divertendoci a guardare le stelle geli attori, schivando matti e
senzatetto uno dopo l'altro. Insieme a noi, centinaia di turisti
ammaliati dalle luci di questo folle quartiere. Attraversiamo la
strada e passiamo sotto un'impalcatura quando improvvisamente mi
compare davanti spiderman, facendomi prendere un infarto. Subito
il super eroe scappa via arrampicandosi nuovamente sui tubi
dell'impalcatura, mimando con il gesto delle mani il lancio
della ragnatela...rimango un attimo interdetto poi mi godo la
scena: questo povero matto é davvero calato nella parte,si
arrampica con agilità sui tubi e poi salta sul
marciapiede,piombando improvvisamente davanti ai passanti...la
reazione dei malcapitati é divertentissima, come le acrobazie e
l'impegno profuso dall'uomo ragno dei poveri. Non c'é che
dire,qui i matti sono davvero di casa!! Restiamo per un pò a
goderci la scena, con il protagonista che si mette pure in posa
per le foto, con grande gioia dei bambini.Poi,d'un tratto,corre via e sparisce nel
nulla,così come era comparso...I turisti sono ovviamente radunati
davanti al teatro cinese, dove ci sono le impronte dei divi,oltre ad
altri matti - come il sosia di Johnny Depp versione
pirata,decisamente sbronzo - e qualche musicista di strada. |
Burbank e Warner Bros Studio's
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Uno in particolare, un giovane ragazzo in
compagnia di chitarra e armonica, suona davvero bene!! Poi,d'un tratto,corre via e sparisce nel
nulla,così come era comparso...I turisti sono ovviamente radunati
davanti al teatro cinese, dove ci sono le impronte dei divi,oltre ad
altri matti - come il sosia di Johnny Depp versione
pirata,decisamente sbronzo - e qualche musicista di strada. Uno in
particolare, un giovane ragazzo in compagnia di chitarra e armonica,
suona davvero bene!! Passeggiamo ancora un pò sempre sulla walk of
fame ma allontanandosi dal centro dell'Hollywood blvd i locali
scadono un pò e lontano dai neon delle insegne effettivamente il
degrado aumenta. Del resto questa é la vera america, quella dei
poveri e degli emarginati, lontana dai riflettori e dai quartieri
esclusivi per ricchi. Non c'é niente da aver paura, perché nessuno
ci ha mai solo avvicinato e devo dire che anche negli angoli più
oscuri di Venice non abbiamo avuto timore a passeggiare. Chiaro che
Los Angeles, come qualsiasi altra grande città, ha le sue zone a
rischio, la differenza é che qui ci sono milioni di abitanti
provenienti da ogni angolo del globo, ciascuno con la propria storia
e le relative difficoltà, é normale che i problemi siano
amplificati. Generalmente si tende a parlare di questa città in modo
negativo, perché é brutta, incasinata, insicura e quant'altro. Io
non sono di questa idea, basta saper dove e come girare per godersi
questo universo cosmopolita. Fondamentale é calarsi nella realtà e
nello spirito di Los Angeles per poterla apprezzare. Forse la mia é
solo suggestione ma qui si respira davvero un'aria diversa, lontana
anni luce dalla nostra provinciale Italia. E' ovvio che non é tutto
oro ciò che luccica, ma questo incredibile incontro di razze e
culture, unito alla diversità del territorio e alla componente
ambientale, é qualcosa di unico, forse superato solo da New York.
Los Angeles racchiude in sé tutte le contraddizioni della società in
americana, con i suoi pregi e i suoi difetti. Ad un primo sguardo
può sembrare solo un bronx versione gigante o i resti della dorata
epoca hollywoodiana, ma non é così. E'una città con tante anime e
realtà tutte da scoprire.
Universal Studio's e San Fernando Valley
Lasciamo Hollywood quando é ormai mezzanotte ma
la vita non é ancora calata, anzi se é possibile il movimento é
cresciuto ancora. Il boulevard, per arrivare alla Freeway per la
valle, é un unico serpente di auto in coda, sotto le insegne e la
musica dei locali. Deviamo lungo una laterale, sperando di evitare
la coda, ma tutte le strade del quartiere sono intasate, fuori dalle
discoteche ci sono chilometriche code di persone in attesa di
entrare. A forza di vagare arriviamo sulla 101 che, in direzione
Nord per uscire dalla città, é praticamente deserta. Rientriamo così
in albergo e stanchi morti crolliamo in un sonno profondo. Il
mattino seguente ci alziamo davvero di buon'ora, abbiamo in
programma di passare la giornata al parco di divertimenti degli
Universal studio's e non intendiamo perdere un solo minuto. L'hotel
- l'ottimo Beverly Garland della catena Holiday inn, con un buon
rapporto qualità prezzo - dispone di biglietti scontati per il parco
e organizza un servizio gratuito di navette per gli ospiti. Neanche
dieci minuti di strada e veniamo scaricati davanti all'ingresso del
parco. Sono le 9.30 e si sta benissimo, non c'é ancora nessuno e la
mattina é fresca. Siamo incredibilmente in anticipo sulla tabella di
marcia,le attrazioni sono ancora chiuse e così ci permettiamo pure
di fare colazione con calma da Starbucks nella Universal City Walk,
la via esterna al parco piena di negozi e fastfood.
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Ai tavoli insieme a noi c'é una tipica
famiglia americana, padre madre e due figli, che in vista della
giornata non si fa mancare davvero nulla, facendo scorta di
schifezze e bibite di ogni genere. Entriamo nel parco quando
sono le 10, dopo aver superato i brigosi e severi controlli,
neanche fossimo in aeroporto. Non c'é coda in nessuna delle
attrazioni, tranne al Simpson Ride, l'ultima arrivata creata
solo da pochi mesi. I monitor indicano un tempo di attesa
stimato di mezz'ora ma decidiamo di toglierci subito il
dente,quindi facciamo la fila aspettando pazientemente di
entrare, mentre spezzoni del cartone animato intrattengono gli
ospiti. Le previsioni non vengono ovviamente rispettate, dato
che dovremo attendere 45 minuti...Guardandosi in giro non
notiamo alcuna giostra,ottovolante o montagna russa. Tutte le
attrazioni sono celate dentro enormi capannoni quindi é
impossibile sapere di cosa si tratta esattamente. La luna attesa
e i filmati trasmessi ci caricano una gran molla, il Simpson
Ride é spacciato come un esperienza rivoluzionaria e a suo modo
lo é: con mia grande gioia - che sono un fifone - si tratta di
una montagna russa virtuale, sei seduto su un carrello davanti
ad un enorme schermo 3D che sembra avvolgerti a 360°. Sullo
schermo scorre un cartone con i personaggi del cartone animato e
ti sembra davvero di attraversare questo mondo fantastico
correndo su una montagna russa. Il carrello si agita e vibra
continuamente in maniera coordinata con le immagini con un
effetto davvero realistico, altro che quelle cavolate da quattro
soldi nei nostri luna park.La resa del filmato
é incredibile, sembra di entrare sul serio nella bocca della piccola
Maggie!! |
Burbank e Verdugo Mountains |
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Il simulatore ottiene il suo effetto soprattutto la prima
volta che lo provi, quando ancora non sai cosa ti aspetta.
Ripeteremo l'attrazzione sul finire della giornata e benché sia
stata divertente lo stesso non ci ha provocato più gli stessi
brividi del mattino. Le altre attrazioni, con grande delusione della
Daniela, sono sulla falsariga del Simpson Ride: a parte il Jurassic
Park e la Mummia - una montagna russa velocissima e al buio - che
sono più tradizionali il resto é tutta roba simulata in 3D.
Intendiamoci é tutto spettacolare, incredibilmente realistico e
divertente ma per chi si aspetta un parco tradizionale rimarrà
deluso. Io sono ben contento così e in realtà ci siamo divertiti
molto. In particolare Shrek 4D è davvero fantastico!!! Intanto nel
corso della giornata, il parco si é riempito a scoppiare, i bar e i
negozi sono presi d'assalto. Del resto é una calda e soleggiata
Domenica pomeriggio. Per nostra fortuna ci é rimasto da fare solo il
tour guidato degli studio's, ciò che resta dei teatri di posa
utilizzati un tempo per girare i film. Poco prima della nostra
partenza il fuco degli incendi è arrivato anche nella valle,
devastando alcuni set e così non tutti sono visitabili, come quello
della città "Ritorno al futuro". Per fortuna quelli di "Psycho" e "Desperate
Housewifes" sono rimasti intatti!! Il tour non si limita ad un
semplice giro in navetta - con il commento di una folle guida - ma
in alcuni set permette di vivere da vicino gli effetti speciali,
così i teatri di "Lo squalo" e "La Mummia" diventano delle vere e
proprie attrazioni. Terminato il tour, visto che é stato divertente,
decidiamo di ripeterlo e saliamo al volo su un'altra navetta.
Torniamo al parco quando é il tramonto, la valle si tinge di rosa e
arancio mentre il sole cala. E' ora di andare,quasi tutte le
attrazioni sono chiuse e così torniamo in albergo a recuperare
l'automobile. Passiamo di nuovo da Hollywood per andare a cenare dai
"Terroni", sul Beverly blvd, c'é sempre molto traffico ma non come
la sera prima. Anche il locale é tranquillo e ceniamo con calma
prima di andare alla ricerca di un hotel per la notte. Il pomeriggio
seguente dobbiamo partire, il viaggio é al termine :-((. Inizio a
sentire tristezza ma per fortuna ci rimane la mattinata per tornare
in spiaggia e fare un ultimo giro a Santa Monica. Decidiamo pertanto
di trovare un albergo in zona aeroporto, così da non essere distanti
da Venice e dalle spiaggie. Ci prepariamo purtroppo all'ultima notte
in terra americana... |
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