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 25 Settembre 2010 - Goodbye USA

Stanchi e stressati, così concludiamo la nostra nottata a Las Vegas, alla una e mezza del mattino, pronti a concederci una manciata di ore di sonno prima della partenza definitiva dagli States. Le ultime disavventure nella capitale del gioco d'azzardo ci hanno dato il colpo di grazia ma la tristezza per l'ormai prossima partenza supera anche l'affaticamento. La sveglia é puntata alla 6 del mattino, visto che il volo per Philadelphia - unico scalo per  Venezia - é previsto alle 9.00 circa. Le poche ore di sonno non sono ovviamente sufficienti per riprenderci, complici l'ansia e il nervosismo per l'ormai imminente ritorno. Al solito, troviamo ad accoglierci al nostro risveglio un caldo sole. L'aria del deserto, al primo mattino, é ancora fresca e pungente. Dopo una rapida colazione in hotel siamo pronti ad essere recuperati dalla navetta per l'aeroporto, carichi di bagagli come muli. Lo shuttle impiega solo pochi minuti a compiere il breve tragitto per il nostro terminal al McCarran. Nonostante l'orario, il traffico aereo é già piuttosto intenso e i gate colmi di viaggiatori. Preso dal terrore del volo, quasi non mi accorgo che questi sono realmente gli ultimi attimi in terra americana. Prima di imbarcarci facciamo provvista di m&m's in aeroporto, salvo scoprire che ho esaurito la disponibilità della mia carta di credito. Nessun contante in tasca. Ci salva solo la carta della Dani. Quest'anno abbiamo dato fondo a tutto, soldi e cose da fare, direi che non possiamo proprio lamentarci. Se questo doveva essere il nostro ultimo viaggio, possiamo dire di essercelo goduto appieno. Finalmente,dopo quattro tentativi- di cui uno abortito - posso dire di aver raggiunto la pace dei sensi e la mia ossessione per l'America Occidentale può dirsi placata.

Il volo per Philadelphia - Il deserto del Nevada

L'attesa per l'imbarco passa veloce, anche perché siamo stanchi e non abbiamo nemmeno la voglia di annoiarci. Avendo organizzato la vacanza all'ultimo minuto é gia stato difficile trovare posti liberi su qualche volo, quindi non ci stupiamo se per questo "breve" - 4 ore!! - volo io e la Dani non siederemo vicini. Il velivolo della US Airways é pieno stipato; fortunatamente siamo locati piuttosto vicini ed entrambi lato finestrino, anche se il fatto di dover affrontare parte del viaggio da solo mi incute una certa agitazione. Tuttavia, come detto, la stanchezza é anche più forte delle mie paranoie e una volta decollati non ho nemmeno la forza agitarmi. Il fato é benevolo con me: mentre l'aereo accelera sulla pista per alzarsi in volo dal mio finestrino posso godermi lo scorrere dei grandi casinò della strip, uno dopo l'altro per un ultimo saluto. Una volta decollato, il velivolo vira poi verso Nord Est, regalandomi un'altra magnifica visione della città e della Strip.     

La Strip vista dall'aereoporto McCarran

La rotta di viaggio verso Oriente prevede il sorvolo del Lake Mead, del Grand Canyon e del Lake Powell. La vista dall'alto é semplicemente incantevole. Essendo dal lato giusto dell'aeromobile ho una visuale perfetta, a differenza della Dani che guarda verso Nord. Purtroppo non ho avuto modo di recuperare la macchina fotografica per testimoniare la magnificenza del paesaggio. Aver avuto anche solo la possibilità di uno sguardo di commiato é però per me una grande emozione. Una volta superato il Lake Powell, gli Stati Uniti Occidentali sono ormai alle nostre spalle. Presto il deserto lascia spazio alle Rocky Mountains e alle loro vette spruzzate di neve. Quindi seguono le vaste pianure centrali ed infine gli agglomerati urbani dell'Est. Atterriamo dolcemente ed in perfetto orario a Philadeplhia. Anche qui l'attesa per l'imbarco del nostro volo intercontinentale passa velocemente. Una volta preso possesso dei nostri posti - vicini l'uno all'altro per fortuna - siamo pronti per abbandonarci alla stanchezza. Cadiamo preda del sonno e quasi non ci accorgiamo del ungo volo per l'Italia. Siamo sul continente quando é il primo mattino, proprio all'ora di colazione. Il capitano annuncia che siamo in Francia, ormai alle porte del nostro paese. La discesa verso Venezia inizia ben prima dell'orario di atterraggio previsto, così finiamo per arrivare a destinazione addirittura in anticipo. Anche a casa siamo accolti dal bel tempo ma ormai gli States sono solo un ricordo. Nonostante tutto sia andato alla perfezione io e mio padre riusciamo a litigare su chi deve riportare a casa la Dani. Lui vorrebbe arrivare sino a Trieste ma io sono stanco e spingo perché torni a casa autonomamente. Non certo un comportamento da gentiluomo!! Tra la stanchezza e l'ansia da volo non ho ancora avuto modo di elaborare che la vacanza é finita. Solo una volta tornato a casa, disfando la valigia, capisco che é finita e che si torna alla vita di tutti i giorni. Sistemando i bagagli e riordinando i ricordi realizzo che questa per me é la fine di una storia iniziata nel 2008, quando iniziai seriamente a pensare di farmi questo viaggio in America, anche da solo. Una storia che ha avuto inizio dalla delusione del primo tentativo fallito quando rimasi bloccato a Francoforte. Una vera disfatta economica - ho perso anche la causa al tour operator - ma una fortuna perché ha reso possibile il coinvolgimento della Daniela, cui sono seguiti tre splendidi viaggi consecutivi. Non essendo io e lei due persone "normali" ci sono volute tre vacanze ed un investimento economico notevole per dirci pienamente soddisfatti. Se la prima esperienza fu sconvolgente per l'impatto con una realtà  così diversa ed assurda rispetto alla nostra, la seconda vacanza più tormentata e difficile seppure  spettacolare, il terzo viaggio è stato indiscutibilmente l'apoteosi. Siamo felici e fortunati per aver avuto un'opportunità del genere, occasioni che non capitano a tutti e fa sorridere pensare che quest' ultima vacanza  sia nata qausi per caso: al momento di decidere le ferie - ripeto, siamo fortunati ad vere problemi del genere - nessuna meta sembrava appetibile perché il nostro pensiero correva sempre agli States, seppure dopo due viaggi l'idea di un terzo ci sembrasse folle. Poi la Dani ha preso in mano le redini della situazione e alla fine siamo tornati. Così, dopo un anno molto duro e difficile dal punto di vista personale, la luce é tornata proprio in concomitanza di questo indimenticabile viaggio. Per me queste tre esperienze hanno significato molto, per quanto siano in fondo una semplice vacanza. Tuttavia i ricordi, le emozioni, le ansie, i colori e i paesaggi di questo paese incredibile rimarranno sempre nel mio cuore.