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 Los Angeles

L.A. , The City of Angels, The Sin City......Ogni volta che in qualche modo devo spiegare il perché della mia fissazione per Los Angeles mi riesce difficile far capire i motivi della mia ossessione, così alla fine tutti rimangono della loro idea - dovuta spesso a pregiudizi -  per cui é incomprensibile come si possa amare una città del genere. Del resto, ad una prima occhiata, é difficile dargli torto. La maggior parte dei turisti che visitano la megalopoli californiana rimangono delusi, quasi inorriditi. Troppo forte l'impatto con la città, il traffico, gli abitanti, l'afa, l'inquinamento. E poi, obiettivamente, cosa c'é di bello da vedere a L.A.? Monumenti nessuno, luoghi storici nemmeno. Il cibo fa schifo. Poveri e disperati ad ogni angolo. A Hollywood non c'é nulla che ricordi nemmeno lontanamente l'aura dello star system, Beverly hills poi é talmente finta da essere persino surreale. Le palme stesse non sono originali e sono state impiantate.I matti non si contano. Tutt'altro che una città accogliente, fredda e spietata, a dispetto del clima. E allora perché spenderci del tempo? Meglio evitarla, passare oltre verso Nord e San Francisco, oppure a Sud dalle parti di San Diego.

 


guarda la mappa a dimensioni reali

Questa però é l'impressione che si ricava volgendo uno sguardo superficiale. Il nocciolo della questione é che L.A. non é solo una città ma un simbolo, un'immagine, un'illusione, un'idea. Persino un sogno, soprattutto per quelle migliaia di individui che ogni anno giungono qui, in condizioni precarie, provati da un duro viaggio, privi di tutto se non della propria spetranza.Non c'é un'altra città che incarni così bene le contraddizioni non solo della società americana ma del mondo intero, della società moderna in generale. Una perfetta istantanea dei nostri tempi. E' bene chiarire che non é un grande ghetto, una immensa baraccopoli piena di delinquenti come qualcuno dice. Qui c'é davvero posto per tutti, dall'artista di strada all'aspirante attore, dal latino all'orientale, poi talvolta l'opportunità  arriva davvero. Anche l'ambiente, il territorio in cui si estende, riflette appieno le contraddizioni della città che ospita. Una cornice perfetta per questo micro-cosmo dove convivono più o meno pacificamente anime diversissime tra loro. Una realtà talmenta lontana dalla nostra piccola,provinciale Italia che non riusciamo davvera a capirla. Ci sarà un motivo se Los Angeles é attualmente il centro mondiale delle arti, dopo aver soppiantato New York, se da sempre ha ispirato ottima musica, generato movimenti sociali e artistici. Oggi è la capitale indiscussa della cultura contemporanea, cioè della musica pop,dello spettacolo,della televisione,dell'arte, dei libri, ciò che influenza le nostre vite. Qui nascono i fenomeni artistici che determinano il mercato. Se in qualche modo vuoi sfondare devi pasasre da queste parti. E'una città viva, in continua evoluzione, che dalle sue diversità - oltre ai problemi relativi- trae linfa vitale. In questo risiede il suo fascino. Per tanti é la fine di un percorso, la meta finale, attratti dalla speranza, dall'illusione di realizzare i propri sogni, anche se per quelli che ci riescono ce ne sono altrettanti e più che falliscono. Approciarsi a Los Angeles, come detto, non é cosa facile. Certo, bisogna vedere anche uno cosa si aspetta: inutile pensare ad una città "canonica" Roma o Parigi, tanto per fare due nomi a caso - la stessa New York é lontana anni luce - oppure immaginare l'eldorado del mondo dello spettacolo, fatto di luci abbaglianti con i vip che ti passeggiano accanto. Non siamo nemmeno in Polinesia, quindi perché attendersi un mare da sogno solo perché Malibù é così famosa? Fatte queste doverose promesse e impressa bene nella mente la complessità sociale,culturale e ambientale di L.A., possiamo finalmente lanciarci nella scoperta della città. Che é sempre bene ricordare é immensa e quindi forzatamente molto più varia di quello che si pensi. Il primo impatto é sicuramente difficile, perché già sopravvivere al traffico é un'impresa ardua. La mobilità, nonostante l'incredbile rete di grandi ma obselete freeway, é prossima alla congestione. Viste le distenze da coprire quotidianamente e la mancanza di un servizio pubblico degno di questo nome - smantellato negli anni su pressione delle case automobilistiche - tutti utilizzano l'auto per spostarsi. Davvero, guidare qui é un'esperienza allucinante ed uscirne vivi é una discreta prova di forza. In realtà, per quanto complicate, le cose sono meno drammatiche di quello che sembra, é doveroso portare calma e pazienza , inutile agitarsi tanto lo sappiamo che il traffico intenso qui é la norma. Inoltre,pensandoci bene e seppur con la dovuta cautela, le nostre città - tra cantieri e infrastrutture inadeguate- sono messe poi così meglio? Anche il luogo comune per cui a Los Angeles non si cammina deve essere sfatato, perché invece é piacevole passeggiare per quartieri come Santa Monica e Westwood, ma anche nella stessa a Hollywood o Venice, oppure a Long Beach. 

la città vista dalla Mullholland Drive

Superata la prova traffico l'ostacolo successivo é l'adattemento al clima, davvero molto variegato - significative le differenze tra i quartieri sull'Oceano e quelli più interni, senza conatre luoghi come la Valle o Palos Verdes - seppure fondamentalmente afoso.  Siamo lontani da quel clima idilliaco che potremmo immaginarci, seppure si possa davvero parlare di un' "estate senza fine", per cui é possibile bagnarsi nell'Oceano in qualsiasi momento dell'anno,nonostante il mare stesso sia generalmente freddo e agitato. Palme e spiaggie bianche sanno già di truffa...Però tutto ciò é cosa nota, basta informarsi prima ed agire di conseguenza,così godersi il clima diventa automatico. In un paese come gli stati uniti e in una città come Los Angeles anche il cibo può essere un problema, soprattutto per un italiano, ma ancora una volta la complessità della realtà sociale ci viene in soccorso. E' praticamente impossibile non trovare di che cibarsi adeguatamente e una tale anarchia culinaria non é detto che comporti una qualità pessima, perché in una tale vasta offerta troviamo sia il take away a basso costo sia il ristorante di classe, così magari finisci per mangiare del vero cibo italiano come a fatica lo troveresti nel nostro paese. La società americana é chiaramente una delle più complesse al mondo, aperta e pure tremendamente chiusa allo stesso tempo. Nelle grandi città tematiche come l'immigrazione sono ormai fenomeni insiti nella vita quotidiana, a differenza del nostro paese dove iniziamo appena a conoscere il problema. Se nei piccoli centri la vita sembra scorrere come un tempo,secondo gli stessi modi di sempre, nei grandi centri abitati le identità si sono mescolate e annacquate, seppure i bianchi americani continuino a partire da una posizione migliore, godendo di privilegi che gli immigrati possono conquistare solo con il tempo e con dura fatica. Tuttavia non é poì così raro vedere qualche afro-americano, o magari un ispanico, anche donna, occupare posizioni di rilievo. Questo nonostante i lavori più umili siano normalmente compito delle classi sociali più marginali. In una città come Los Angeles, così variegata e densamente popolata, le diseguaglainze e le tensioni sono ovviamente maggiori, spinte quasi all'estremo. E'davvero raro vedere una tale ricchezza convivere con naturalezza con una tale povertà. Una cosa talmente normale che nessuno sembra farci caso, cammini accanto ai senzatetto senza quasi notarli, delle minoranze ci si ricorda solo in caso di disordini o rivolte. In ogni angolo della città gli opposti convivono,senza mai avvicinarsi troppo però, anche se ognuno vive seguendo la propria strada. Ma il vento sta cambiando, perché di questo passo saranno gli americani a diventare minoranza e Los Angeles sarà ancora una volta un paradosso unico al mondo! Fatte queste premesse é doveroso sottolineare come il contatto sociale con gli altri individui a L.A. sia molto difficile - come anche il film omonimo ci insegna! - ma in realtà sotto traccia c'é una tale voglia di socializzare che una volta abbattutte le prime barriere difensive é davvero piacevole confrontarsi con gli abitanti locali. L'occasione per scambiare due chiacchiere si presenta sempre, alla casa di Starbucks come in una pompa di benzina, oppure sulla spiaggia o seduti sull'erba in un parco. Un altra singolare contraddizione della città degli Angeli! 

I fattori ambientali e culturali, come detto, sono la caratteristica principale della città, nonché a mio parere la più suggestiva, la vera anima di L.A; così come esistono decine di etnie, ciascuna ben radicata con i propri valori e tradizioni che arricchiscono il tessuto sociale, anche la diversità ambientale contribuisce a plasmare il modo di vita, condizionando lo sviluppo della città stessa. Ecco allora stabilirsi nei canyon e sulle colline chi cerca pace e  tranquillità a due passi dalla città, mentre la sola grande presenza dell'Oceano, tanto per dire, é la molla che ha fatto nascere e prosperare aree come Santa Monica, Venice, Malibù, Marina del Rey, Long Beach. Se vuoi imparare ad amare Los Angeles devi entrare nel suo spirito e non ci sono posti migliori di questi per inebriarti dell'aria che si respira lungo la spiaggia, dove tutto sembra possibile, dove può esserci un rifugio anche per chi non ha nulla. Qui anche se sei strano nessuno ti dirà mai nulla, non verrai mai guardato come un diverso. Pertanto il boardwalk di Venice non é solo una semplice passerella di barboni,svitati e freak alternativi, ma é un piccolo universo a se, un piccolo esempio di realtà globale - come poi lo é tutta la città. In un simile vasto calderone di follia e genialità allo stesso tempo non può non nascere qualcosa di buono, é un fermento da cui tanto per dire sono nati i Doors o i Beach Boys, dove numerosi artisti vivono e traggono la propria linfa vitale.


Downtown vista da Griffith Park

 

L'esistenza di una moltitudine di anime così diverse tra loro ha finito per influenzare il modo di vita e di riflesso anche le arti, tra cui ovviamente anche la musica, che rispecchia tutte queste influenze,le diversità,le contaminazioni e ovviamente anche le tensioni del tessuto sociale in cui nasce. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui anche una città particolare Los Angeles può essere amata. Chiaramente é la visione di un esterno, di un turista occasionale. Viverci quotidianamente é sicuramente un'altra cosa e magari potrei anche cambiare idea. Però l'aria che effettivamente si respira non penso sia solo una mia illusione. Se hai qualcosa da dire questa é la città giusta. Se sei stanco della frenetica vita cittadina puoi salire a Nord per goderti la pace dell'Oceano nelle piccole spiaggie attorno a Malibù, oppure puoi fuggire a Est verso il deserto, lasciar perdere le tue tracce vagando nel Joshua Tree o nel polveroso Mojave. Se una sera sei giù di corda allora puoi arrampicarti sulle Hollywood Hills, guidando lungo la sinuosa Mullholland drive, con lo sguardo che si perde sotto di te sullare spettacolare distesa di milioni di luci a perdita d'occhio. Se una Domenica pomeriggio ti annoi e non sai come impiegare il tuo tempo puoi sempre gironzolare sul boardawlk di Venice,troverai di certo qualche personaggio curioso, oppure scendere a Sud verso le spiaggie di Manhattan o Hermosa per stenderti sulla sabbia. Se invece hai voglia di bere qualcosa, stare in compagnia, se ti senti carico e vuoi divertirti, lungo la Strip troverai sempre quello che cerchi, magari un concerto al Roxy, al Whisky a go go, oppure al Trubadour a Santa Monica. Una di queste sere poi é facile che all'Hollywood Bowl ci sia della buona musica. Del resto solo qui puoi sentire il funky dei Red Hot Chili Peppers e il country dei Burrito Brothers, vedere Jim Morrisson che canticchia una melodia a Ray Manzarek sulla spiaggia e i Motley Crue sbronzarsi in un locale.Se semplicemente vuoi sentire l'odore del mare cammina sul Pier e osserva le stelle. Se vuoi scrivere una canzone o hai un'idea per un film questo é il posto giusto per te.